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La vicenda del 730 precompilato: una ca**ta pazzesca!

il blog di un dentista

In Italia ci sono alcuni politici che hanno buone intenzioni, e poi fanno di tutto per applicarle nel modo più inutile e dannoso possibile.

Prendiamo il 730 precompilato, che fece la sua comparsa di prepotenza all'inizio di quest'anno (mi ricordo che veniva proposto, alla stregua di come succede per i banner pubblicitari delle pillole che ingigantiscono gli attributi, appena entravi sul sito dell'Agenzia delle Entrate, in una finestra enorme a centro pagina che si apriva automaticamente e dovevi espressamente chiudere per proseguire la navigazione).

Nelle intenzioni è un'ottima cosa: il dipendente, privato o pubblico che sia, per niente abituato ad avere a che fare con la dichiarazione dei redditi, siccome tasse e contributi gli vengono detratti direttamente dallo stipendio, e che quindi normalmente non deve "fare niente" per pagarli, se invece volesse scaricare le spese mediche o qualunque altro esborso deducibile dal reddito, dovrebbe mettere mano al temibile strumento del 730, pietra filosofale, santo graal di complicazione, così terribilmente vissuta da tanti, che io stesso ormai mi sono abituato a sentir dire dai pazienti

- Dottore io non scarico nulla, cioè lo so che potrei farlo, ma in quel caso DOVREI FARE IL SETTETTRENTA!! (rullo di tamburi di suspense) ...e quindi lascio stare, preferisco

Nelle intenzioni del politico nostrano, che assolutamente non lo faceva come misura demagogica per regalare più voti al suo partito, ma come espressa volontà di agevolare i suoi amati concittadini per l'affetto verso i quali solamente riveste la sua carica, il 730 precompilato era qualcosa che, bastava premere un pulsantone sul sito dell'Agenzia delle Entrate, ed il dipendente trasmetteva prestidigitimagicamente al CERVELLONE del fisco italiano, e *puff* le sue spese mediche venivano dedotte dal reddito senza che bisognasse fare altro.

Nella realtà pratica, siccome non siamo vicini di casa del bianconiglio e della fatina Trilli, i dati delle spese deducibili da qualche parte devono provenire, perché altrimenti l'Agenzia delle Entrate non potrebbe mai sapere che Mario Rossi nel 2015 ha speso 300€ in farmacia, 1000€ dal dentista e 3000€ dall'osteopata (anzi no, le fatture dell'osteopata non sono deducibili, quindi poniamo che i 3000€ siano stati spesi dal fisioterapista).

In teoria questi dati l'Agenzia delle Entrate ce li ha già, conoscete lo spesometro? In Italia i liberi professionisti devono inviare l'elenco di tutte le fatture emesse e ricevute, in modo che il CERVELLONE del fisco possa fare i suoi bravi controlli incrociati e scoprire i cattivissimi evasori (che secondo il fisco sono scemi e sprovveduti, e pagano beni e servizi con transazioni elettroniche a loro intestate e facendosi rilasciare fattura, bontà loro).

All'inizio ero convinto che il 730 precompilato fosse effettivamente ricavato dai dati dello spesometro, in fondo mi pare ovvio, tutte le fatture emesse in Italia sono registrate tramite quel sistema, cosa c'è di più semplice che sfruttare gli stessi dati anche a quello scopo.

E invece no!

Molto dopo l'introduzione del 730 precompilato, ho scoperto che nella mente malata fervida di chi ha ideato il sistema era stato deciso che i dati delle fatture dovessero essere inviati DACCAPO dai liberi professionisti, che già li inviavano con lo spesometro!

E questo doveva (deve) essere fatto tramite un sito, quello del "Portale Progetto Tessera Sanitaria" (sistemats.it), che solo per registrarcisi è una tombola, che è diventato accessibile a noi dentisti meno di due mesi prima del termine ultimo per l'invio dei dati delle fatture (i medici di famiglia hanno avuto occasione di iniziare a imprecarci già qualche anno addietro per fare i certificati di malattia), e che permette di inserire le fatture solo manualmente e una alla volta, eseguendo per ciascuna tre caricamenti di pagina web.

Oppure esiste un "servizio web" al quale ci si può collegare con un software esterno (perché loro non lo forniscono) per inviare i dati in forma aggregata.

Ebbene, da medico con la passione per la programmazione e lo sviluppo web, avendo letto le specifiche tecniche ufficiali (e come al solito per tutto ciò che riguarda l'informatizzazione dello stato italiano, c'è lo zampino della Sogei della quale ho già avuto modo di non fare gli elogi altrove su questo blog), mi si rizzano tutti i peli a pensare a come sono stati progettati e programmati il sito ed il servizio web. Se volete dettagli chiedete nei commenti, e vi verrà risposto, ma per fare un esempio allegorico, è come se un sarto vi confezionasse un vestito "su misura" riciclando la stoffa dei vestiti vecchi della moglie, e cucendo assieme i ritagli con una spillatrice da ufficio; inoltre questo vestito non ha bottoni, ma tanti laccetti che si tengono unicamente facendo un triplice nodo marinaresco; il disegno è basato sul costume di scena di una comparsa nel film "La Strada" di Fellini; concludendo, non vi spiega in modo chiaro come si indossa, ma vi consegna un pizzino stropicciato sul quale ci sono delle istruzioni che, se possibile, vi confondono ancora di più le idee.

Per chi ha un software gestionale qualunque, oppure è ordinato nel mantenere la contabilità, è banale produrre un file excel con i dati delle fatture emesse nel corso dell'anno (numero, data, codice fiscale e importo) siccome è utile avercelo a prescindere. Sul loro sito però le fatture puoi inserirle soltanto una per volta, e l'inserimento avviene con un procedimento così macchinoso e lento che forse dietro c'è non solo totale incompetenza, ma anche la precisa volontà di far soffrire l'utente; al confronto, il software per compilare lo spesometro (che pure fa pena) è una manna dal cielo. Programmare una funzione che permettesse di allegare un file singolo, che fosse excel o CSV, e così importare tutte le fatture in un solo invio, sarebbe stato semplice per un adolescente che ha iniziato a studiare un linguaggio di sviluppo due mesi prima.

Infine, citando questo articolo, comunque il 730 precompilato è incompleto, non sussistendo l'obbligo di comunicazione per altre categorie di operatori sanitari le cui fatture sono comunque deducibili, quindi ad ora se volete premere il pulsantone sul sito dell'Agenzia delle Entrate potete farlo, ma oltre alla soddisfazione morbosa dell'averci cliccato sopra avrete ben poco di concreto tra le mani.

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