Dubbi su otturazione in composito

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Chiara
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Messaggio da Chiara » 25 feb 2015, 21:06

Buonasera,
mi chiamo Chiara e avrei una serie di dubbi sulle otturazioni in composito.
Ieri sono stata dal mio dentista che ha eseguito due rimozioni di carie con otturazione in composito. Trattasi dei due denti finali (17 e 47) della parte destra della bocca.
Premetto che non ha fatto nessuna radiografia prima e che ha affermato che le carie erano più profonde del previsto.
Non è stata eseguita alcuna anestesia e non sono state utilizzate dighe, ma il semplice aspiratore e i cotonini.
Ha iniziato con il dente sopra e, ad un certo punto, ho avvertito un po’ di dolore. Dopo aver rimosso la carie ha soffiato dell’aria e anche in quel momento ho sentito un po’ di fastidio. Poi ha iniziato il procedimento di otturazione con composito. Il dente è stato poi modellato con la fresa e le cartine per la masticazione e lucidato con il gommino.
Poi è passato a quello sotto e ha fatto la stessa procedura, solo che ha ripassato più volte il gommino per la lucidatura (anche sulla parte sana del dente), perché io affermavo che sentivo la parete ancora un po’ ruvida.
I miei dubbi sono questi:
1- Il dentista non dovrebbe fare sempre delle radiografie per vedere l’entità e la profondità della carie? Come fa poi ad accertarsi di averla rimossa del tutto?
2- Il dentista riesce ad ottenere buoni risultati anche senza usare la diga?
3- E’ normale che non sia stata eseguita l’anestesia?
4- Il gommino può limare i denti? Cioè il fatto che l’abbia ripassato più volte sul dente sotto può averlo ridotto troppo, tant’è che mi sembra di avere meno contatto con il dente sopra?
5- Dopo un’ora dall’otturazione ho tranquillamente mangiato e bevuto bevande fredde. Dovevo evitare? Il dentista non mi ha detto nulla.

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Mauro Savone
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Messaggio da Mauro Savone » 26 feb 2015, 11:16

Chiara,
la procedura eseguita su di te è quella credo seguita anche da molti altri colleghi, ma rispondo con ordine:

La radiografia è utile nel caso di carie interprossimali, e solo a scopo diagnostico, non di esecuzione del lavoro, mentre quelle a partenza occlusale vengono diagnosticate e rimosse senza dover sottoporre il paziente ai raggi X; normalmente il paziente porta comunque una ortopanoramica aggiornata al dentista, che di per sé è sufficiente come strumento di analisi.
La diga permette di lavorare molto più comodamente e isolando il campo più efficacemente di come si riesce con aspiratore e rulli di cotone, soprattutto se si lavora senza assistente, tuttavia il suo uso è relativamente poco diffuso; questo però non significa necessariamente che una ricostruzione eseguita senza diga sia di qualità inferiore.
L'anestesia ha lo scopo di non far soffrire il paziente, e indirettamente far lavorare più serenamente il medico, ma non influisce sulla qualità dell'otturazione; scegliere se e quando farla è discrezione del medico e del paziente, e se la procedura non è complessa normalmente la persona seduta in poltrona preferisce sentire poco dolore piuttosto che subire una puntura e sentire la parte addormentata per 1-2 ore; in caso di procedure più articolate, è preferibile chiaramente anestetizzare a priori.
Il gommino ha un effetto assolutamente trascurabile sullo smalto.
Il composito è a tutti gli effetti duro già quando si esce dallo studio, io semplicemente suggerisco ai pazienti che me lo chiedono di evitare cibi che macchiano nella prima ora, tempo nel quale la superficie della ricostruzione si riveste di biofilm, ma è più uno scrupolo che reale necessità.

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Chiara
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Messaggio da Chiara » 26 feb 2015, 15:31

La ringrazio per le risposte. Mi permetto di sottolineare che il dentista ha lavorato senza assistente ed è intervenuto su denti posizionati alla fine della bocca, quindi tutta la saliva mi scendeva in gola e avevo l'aspiratore agganciato sull'alto lato della bocca. Quindi ritengo poco serio il fatto che non usi la diga.

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Mauro Savone
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Messaggio da Mauro Savone » 1 mar 2015, 19:49

Chiara, sei assolutamente nel giusto se stabilisci i tuoi parametri per valutare la professionalità e correttezza di un medico, tuttavia il comportamento migliore che puoi adottare è confrontarti direttamente con il collega facendo presenti i tuoi dubbi!

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