amalgama o non amalgama?

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Mauro Savone
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Messaggio da Mauro Savone » 29 lug 2011, 16:16

Tutto può essere (e solo un medico che ti visita in prima persona può farsi un'idea di cosa si tratti davvero) comunque la scommessa più sicura è che si tratti di una sovrainfezione del dente devitalizzato; il tuo dentista può identificarlo, e se si tratta dello stesso elemento che hai devitalizzato poco tempo prima, allora corri il rischio di doverlo ritrattare nuovamente; non sono in grado di aggiungere altre informazioni dati gli elementi che possiedo.

Gianna

Messaggio da Gianna » 1 ago 2011, 18:52

Dottore, la ringrazio immensamente. Ora vediamo. chiamo lo studio dentistico e spiego il problema. L'8 agosto avrei il montaggio dell'intarsio, ma a questo punto vediamo di aspettare. Lui aveva immaginato potesse esserci una "fistola", ma in quel caso aveva previsto l'estrazione! :-( Non voglio! vabè, vedremo. Grazie ancora di tutto!

Claudy1776

Messaggio da Claudy1776 » 26 ago 2013, 12:30

Buon giorno dottore,
Sono una donna incinta terrorizzata da ciò che si dice sulle amalgame e sui possibili danni del mercurio sul feto!purtroppo a saperlo prima me le sarei fatte togliere ma ormai nn mi resta che pregare che tutto vada bene e trovare un modo per limitare assorbimento di questo metallo... cosa diffice perché si parla tanto di nn farsi fare amalgame ma per chi c'è le ha è nn le puo togliere ...
So che è sconsigliato bonificare le amalgame in gravidanza e allora mi chiedevo se fosse possibile momentaneamente ricoprirle con qualche altro materiale di uso dentistico per ridurre le evaporazioni del mercurio in bocca che vengono inalate...
Grazie mille per la risposta!!!

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Mauro Savone
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Messaggio da Mauro Savone » 2 set 2013, 11:38

Claudia,
leggi la monografia su questo sito che ho scritto proprio relativamente all'amalgama.
Puoi rilassarti, l'"evaporazione" di mercurio dalle tue otturazioni è di un'entità tale da essere trascurabile, ed è escluso possa arrecare problemi alla tua gravidanza.

Andrea C.

Messaggio da Andrea C. » 25 lug 2014, 14:29

Salve,

chiedo scusa in anticipo per l'eventuale intrusione (e, in ultimo, nel caso non stessi scrivendo nella sezione più indicata).

Le chiedo, se possibile, la cortesia di una opinione in merito alla cura di un dente che sto portando avanti in questo periodo a causa di una carie molto profonda.
Si tratta di uno dei molari superiori della parte destra (il terzo partendo dal fondo, purtroppo non so come indicarlo altrimenti).
Il dentista cui mi sono rivolto (consigliato da amici di famiglia) all'inizio della terapia (circa un mese fa), mi informò appunto della profondità della carie e della sua vicinanza alla polpa, che tuttavia non sembrava essere stata intaccata.
Di comune accordo, abbiamo deciso di procedere ad un tentativo di "salvare" il dente, mantenendo la devitalizzazione come extrema ratio.
La carie è stata dunque "pulita" e il dente otturato provvisoriamente per vedere come avrebbe risposto.
Uscendo dallo studio il dentista mi disse che in caso di infiltrazione batterica della polpa, il dolore sarebbe stato evidente già dopo poche ore e a quel punto si sarebbe dovuto riaprire la provvisoria e iniziare la terapia canalare.
Tuttavia, a parte un dolore sopportabile che credo fosse dovuto all'intervento in sé , una volta finita l'anestesia, e durato poche ore, nel corso delle 3 settimane successive all'applicazione della otturazione provvisoria non ho avvertito alcun problema o fastidio, né di sensibilizzazione al freddo o caldo né alla masticazione.

Sicché, la settimana scorsa, abbiamo deciso di procedere con l'otturazione definitiva. La provvisoria è stata tolta, è stata perfettamente ripulita la cavità, applicato un "sottofondo" (termine suo) e una otturazione in amalgama (confesso di averla scelta io, lui mi aveva proposto anche il composito, anche per via della sua maggiore economicità).
Il tutto è stato fatto senza anestesia e senza particolari fastidi per me. Tuttavia, qualche ora dopo essere tornato a casa, ho iniziato di punto in bianco ad avvertire delle fitte molto forti che si irradiavano dal centro del dente verso l'alto, come scariche elettriche, che duravano alcuni secondi e poi sparivano per una mezz'ora, salvo poi ripetersi. Ho preso un antinfiammatorio e sebbene non benissimo, sono riuscito a dormire. Sfortunatamente il dolore è iniziato alle 20.00 circa di venerdì scorso e il dentista mi aveva informato che sarebbe stato in studio solo pochi minuti la mattina successiva perché stava per andare in ferie. E' stato comunque gentile al punto di darmi il suo numero di cellulare, per cui l'ho chiamato e lui mi ha detto che la reazione gli sembrava "un po' strana", visto che il dente era già stato chiuso senza problemi per quasi un mese, "ma neanche troppo" perché, a sua detta si poteva essere verificata comunque un'infiammazione della polpa causata dalla pressione dell'amalgama (che, mi ha detto, può tendere a dilatarsi comprimendo la polpa). Ha parlato di una possibile "pulpite reversibile" e aggiunto che era necessario aspettare fino ad una decina di giorni per vedere se il dente si sarebbe "adattato", prima di prendere una strada più radicale.

Ora, a distanza di una settimana, e con un'altra settimana d'attesa davanti, dopo aver assunto per qualche giorno Aulin (sono allergico al ketoprofene e all'ibuprofene) devo dire che il dolore è scemato molto fino a ridursi a livello di fastidio: una generica sensazione di pressione sull'innesto della mascella e sotto l'orecchio, che nel corso della giornata può arrivare a scomparire del tutto mentre in altri momenti si acuisce, accompagnato dalla sensazione di un leggero gonfiore della gengiva circostante il dente otturato.

Per paura (lo ammetto) cerco di sollecitare il dente il meno possibile.

Aggiungo che due giorni fa il mio medico di famiglia, con cui avevo parlato della faccenda vista assenza del dentista, dopo aver dato un'occhiata al cavo oro-faringeo e aver riscontrato qualche piccolo segnale infettivo, mi ha prescritto dell' Augmentin che ho iniziato a prendere regolarmente (il dolore era comunque già diminuito prima).

Sono un po' in ansia perché vorrei evitare la devitalizzazione (e magari le sue possibili complicanze).

A suo avviso questo decorso si può giudicare (più o meno) normale?

Mi scuso della lunghezza del post e la ringrazio in anticipo di qualsiasi risposta vorrà darmi.

Cordiali saluti.

P.s. presumo si noti che non sono affatto a mio agio coi problemi dentali :)

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Mauro Savone
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Messaggio da Mauro Savone » 25 lug 2014, 16:53

Andrea
il collega ha apparentemente fatto le stesse cose che avrei fatto io al suo posto (tranne usare l'amalagama, che proprio non ho in studio, ma che non penso abbia responsabilità per il dolore che hai avvertito).
Non è possibile prevedere o dare una probabilita di riuscita alla cura intrapresa, ho visto durante la mia esperienza tutto ed il contrario di tutto in situazioni simili, per adesso apprezza che sia stato fatto tutto il possibile per evitare la cura canalare, e tieni le dita incrociate nei prossimi giorni

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