Precisazioni

[Alice]

Salve Dottore, aggiungo che effettivamente il dentista (professionista freelance che mi seguiva presso lo studio dentistico della mia zona), su mia richiesta ha risposto che non è possibile ricostruire le papille, in quanto non c’è osso a sostegno, e che comunque avrei potuto fare, una volta stabilizzata la situazione in un tempo stimato di circa due anni, un colloquio con il titolare dello studio (che si occupa di chirurgia) che avrebbe potuto fornirmi un parere. Aldilá di questa proposta corretta, alla quale però, mi sono sentita disincentivata a dare seguito, ho percepito un muro nella comunicazione, nel senso che è come se mi avesse voluto dire che mi “devo” tenere i denti così e che il suo compito è quello di farmi la pulizia periodica. Mi ha anche detto che un’ipotesi potrebbe essere l’impiego di faccette, ma che potrebbero peggiorare la situazione se non è stabilizzata (e io ho già la superficie dei denti aumentata a causa della recessione, quindi dubito che io possa ricorrere alle faccette, ancora più grandi(?) e che queste possano chiudere gli spazi creatisi con la perdita delle papille). Insomma, se qualche risposta alle domande poste da me timidamente, l’ho avuta, l’atteggiamento del dentista mi ha comunicato un senso di non presa in carico della situazione, per così dire.

[Mauro Savone]

Gli interventi parodontali estesi sono materia molto delicata, molto complessa, molto a rischio di fallimento, molto costosa, e estremamente dipendenti dalla collaborazione e discplina del paziente. Io ad esempio non eseguo questo genere di trattamenti, perché non ci sarebbe l'opportunità di metterli in pratica in modo consistente nella mia area. E' possibile che il collega abbia valutato improbo il tentativo di ripristinare i tessuti persi.